Ramadan è il mese più sacro per i musulmani, ogni anno i fedeli di tutto il mondo digiunano durante le ore diurne del mese, ma di cosa si tratta esattamente?
di Meryem Derraa
Si tratta del nono mese del calendario lunare musulmano, durante il quale il Corano fu rivelato per la prima volta al profeta Mohammed. Durante i ventinove o trenta giorni (a seconda del ciclo lunare) i musulmani di tutto il mondo sono chiamati a rinnovare il loro impegno spirituale attraverso il digiuno (sawm) quotidiano, la preghiera e gli atti di carità. Sebbene spesso si pensa che l’astenersi dal bere e dal mangiare siano gli elementi essenziali del digiuno, il Ramadan è qualcosa di più. Il sacro mese è dedicato a purificare l’anima, focalizzare l’attenzione su Dio e praticare l’autodisciplina e l’autosacrificio.
Chi deve digiunare?
I musulmani adulti sani digiunano nel Ramadan dall’alba al tramonto. Ogni fedele è obbligato ad astenersi dal mangiare, dal bere, dal fumare, dai rapporti sessuali, dagli atti immorali e dalla rabbia durante le ore diurne. Inoltre la preghiera, la lettura del Corano e la carità (zakat, altro pilastro dell’Islam) sono consigliati durante questo mese.Dal digiuno sono esentati i bambini, i vecchi, i malati, le donne che allattano o in gravidanza. Le donne durante il ciclo mestruale e chi è in viaggio sono solo temporaneamente esentati.
Il digiuno (sawm) e la carità (zakat) sono due dei cinque pilastri dell’Islam, dunque sono obbligatori per ogni fedele. Durante il Ramadan alcuni musulmani scelgono di fare beneficenze (sadaqah) particolarmente generose come dimostrazione della loro fede. Durante il mese sacro, i musulmani si svegliano presto per mangiare un pasto prima dell’alba chiamato suhoor e interrompono il digiuno al tramonto con un dattero e un bicchiere d’acqua, poi segue il pasto serale (iftar).
Il Ramadan è anche un momento di condivisione e di unione; infatti è usanza invitare i propri vicini e amici a condividere tutti insieme l’iftar. Inoltre è abitudine per le moschee organizzare grandi iftar, specialmente per i poveri e i bisognosi. Dopo il pasto si svolgono le preghiere notturne o veglie, chiamate Tarawih.
Dopo due anni di pandemia, durante i quali la maggior parte dei paesi musulmani hanno annullato le preghiere notturne, chiuso le moschee ed imposto un coprifuoco che ha limitato riunioni e visite, finalmente, quest’anno si è tornati alla normale celebrazione del mese sacro.
Quando ricade il Ramadan?
Il Ramadan non cade sempre nello stesso periodo, la sua data cambia ogni anno, poiché nell’Islam si osserva il calendario lunare composto da 11 giorni in meno rispetto a quello gregoriano (in quanto i suoi mesi sono composti da 29 e 30 giorni). Si può stimare il giorno d’inizio ma si tende ad aspettare che appaia la luna del nuovo mese per annunciare il primo giorno di digiuno. Quest’anno ha avuto inizio il 2 aprile.
Il mese del digiuno si conclude con la celebrazione di Eid al-Fitr in cui i musulmani celebrano un mese di successo nel digiuno e nell’adorazione. A differenza di altre osservanze islamiche, il Ramadan è osservato nello stesso modo dai musulmani sunniti e sciiti.
Come comportarsi con chi osserva il mese di Ramadan?
Come tutte le celebrazioni religiose è di buon gusto augurare un buon Ramadan. Sicuramente si invita a rispettare e comprendere la scelta del digiuno, evitando di essere insistenti nel chiedere l’interruzione di questa pratica. Si può approfittare della ricorrenza per farsi invitare ad almeno un Iftar, per vivere questa esperienza culturale. In alternativa, potersi informare se nella propria città si organizzano iftar collettivi a cui aggregarsi.
Domande e curiosità a scopo informativo sono ben accette, ma stando attenti a non cadere nel banale, evitando domande e affermazioni quali: “ma non puoi bere neanche l’acqua?”, “ma neanche il caffè?”, “con me puoi mangiare che non lo dico a nessuno”, “poveri, ma chi ve lo fa fare” oppure “non puoi nasconderti e magiare?“. Ramadan Mubarak!
In foto: Persone davanti alla Moschea durante l’Ora d’Oro